HOME Colfranculana Podismo Sci di fondo Skiroll Racconti Programma 2007 Sci fondo provincia di TV

Racconti di viaggio : Maratona delle Acque

Sabato 13 maggio ore 5.45, è giunto il momento, assonnati ma puntuali come un orologio svizzero si parte. La nostra meta, dopo una sosta di piacere e cultura ad Assisi, è la città di Terni dove l’indomani si correrà la Maratona delle Acque.

Il clima in pullman è ancora molto tranquillo, tutti cercano di prolungare il sonno così presto interrotto, ma dopo la fermata d’obbligo a Pomposa per il caffè ed acquisti vari cominciano a farsi sentire le prime battute, i primi scherzi tanto da trasformare l’aria sonnacchiosa di prima  in ilarità e gioia generale.

Così tra frizzi e lazzi arriviamo ad Assisi all’ora di pranzo.  Consumiamo in nostro pranzo a tempo di record e poi via tra le viuzze storiche di Assisi per la visita ai monumenti principali fino alla Basilica Superiore.  Qui è d’obbligo entrare per ammirare i magnifici affreschi ed l’imponente restauro appena terminato dopo il crollo avvenuto in seguito al terremoto del 1997.

Dopo un piccolo disguido e successiva discussione sul nome del parcheggio per il ritrovo, si riparte alla volta della nostra destinazione definitiva dove, in serata, ci attende la Festa del Podista  con cena offerta dall’organizzazione, musica  popolare ed il gruppo folkloristico “la Racchia”.

 

 

 

 

La serata si conclude con un caffè in centro e poi tutti a dormire per essere in forma l’indomani.

Dopo un buona dormita tutti pronti e scalpitanti per dare sfogo alle proprie velleità agonistiche, chi si cimenterà nella 21 km., chi nella passeggiata di 10 km ed i meno allenati nell’escursione di 2 km sui sentieri della cascata.

La Maratona delle Acque è piuttosto dura (purtroppo l’ho scoperto solo dopo averla conclusa):

si parte dal centro dal centro di Terni e dopo quasi 7 chilometri di leggera salita si giunge al parco delle Cascate delle Marmore. Qui comincia la parte più interessante: si risale, infatti, il sentiero che costeggia la cascata fino al paese di Marmore posto alla sommità del colle. Il sentiero è per lo più composto da scalinate in legno sulle quali di fatto è impossibile correre, perché, altre alla mancanza di fiato sono rese particolarmente insidiose dagli spruzzi provenienti dalla cascata. Lo spettacolo è comunque eccezionale perché, per l’occasione, l’Ente gestore tiene aperte le cascate.

A confessare la verità, giunta in cima al sentiero avevo le gambe che spruzzavano acido lattico da ogni poro (questa è la mia seconda mezza maratona e la precedente l’ho corsa solo sette giorni fa), perciò ho tirato un sospiro di sollievo quando la strada ha cominciato leggermente a scendere. Non era però ancora finita, quasi dopo un chilometro il percorso imboccava un sentiero sterrato che mi ha costretto a sorbirmi ancora circa quasi quattro chilometri di salita anche se attraverso un paesaggio meraviglioso.

Gli otto chilometri rimanenti sono quasi tutti in discesa tranne gli ultimi nel centro di Terni fino all’ingresso nel Campo Scuola dove è posto l’arrivo di tutti i percorsi,  21, 10 e 2 km.

La soddisfazione di aver concluso un’impresa impensabile poco più di un anno fa, anche se sono arrivata ultima, è indescrivibile aumentata anche dalla soddisfazione per gli ottimi risultati degli altri atleti della Colfranculana.

Recuperate un po’ di forze e tutti i gitanti, siamo ripartiti alla volta del lago di Piediluco per il meritatissimo pranzo. Peccato che la pioggia ha rovinato un po’ la giornata non permettendoci di ammirare appieno le bellezze di questo lago e la montagna dell’Eco con la sua caratteristica forma di largo cono.

Come in tutte le gite che si rispettino abbiamo dimenticato di far salire sul pullman  una persona che è rimasta presso le cascate. Il tutto però si risolve rapidamente e tutto prosegue come da programma.

E’ giunto ormai il tempo di prepararci per il ritorno.  Stanchi, indolenziti ed assonnati  riprendiamo i nostri posti sul pullman e ci concediamo un meritato riposino.

Ma come una pianta appassita che si rinvigorisce appena gli versi l’acqua, eccoci pronti per i giochi di società (tombola) di Leo e successivo film “palloso”.

Dopo circa sette ore di viaggio siamo nei pressi di Oderzo, i ringraziamenti sono d’obbligo alle persone che hanno organizzato il tutto ed alla bella compagnia di persone allegre.

Ai ringraziamenti generali aggiungo anche i miei  promettendo che questa è stata la mia prima esperienza di gita di più giorni e non sarà certamente l’ultima.

Grazie alla Colfranculana.

 

                                                                                                          Sabina Torcelli