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Correre per sentirsi bene.

In questo periodo di vacanze capita di incontrare nelle località di villeggiatura, in prevalenza al mare o in campagna gli appassionati della corsa o dello jogging. Queste persone si possono dividere in due grandi categorie: la prima composta da chi ha deciso che la corsa è ormai nel proprio stile di vita per cui anche durante le vacanze si ritaglia lo spazio necessario per praticarla. La seconda categoria è composta da chi, visto il periodo di vacanza, decide di “rimettersi in forma” e inizia a correre. Questo breve articolo è rivolto soprattutto a quest’ultima categoria di persone in quanto,  una volta ritornati alle proprie attività lavorative abbandonano inesorabilmente la corsa perdendo così quei benefici sia fisici che mentali che produce.
I benefici. Perché correre, perché cominciare a correre? Bisogna quindi rispondere a questa domanda. La risposta è semplice: per stare e sentirsi meglio. E’ appurato che la pratica costante della corsa, o di un’altra disciplina aerobica- come camminate, il ciclismo o lo sci di fondo – fa aumentare i fattori di protezione dalle malattie cardiovascolari. Si stima che chi corre per venti chilometri per settimana riduce del 28%, rispetto ad una persona sedentaria, il rischio di malattie del cuore e della circolazione, inoltre, la corsa combatte lo stress, aiuta a dimagrire e a eliminare la cellulite, a smettere di fumare, a migliorare l’efficienza fisica generale e a prevenire l’osteoporosi.
Il piacere. Ma correre è anche “bello” e non è solo un modo di dire degli appassionati. Durante la corsa, l’organismo produce degli ormoni (le endorfine e le catecolamine) che generano sensazioni di benessere,, mentre il cervello si “posiziona” sulle onde alfa che sono quelle emesse quando stiamo per addormentarci o quando si pratica training autogeno o un’altra attività di rilassamento psichico.
Come cominciare. Appurato che correre fa bene ed è un piacere, come cominciare? Enrico Arcelli, medico sportivo, dietologo e preparatore atletico, sottolinea l’importanza di un approccio graduale alla corsa: “Se non si è giovanissimi e il fisico non è stato mantenuto efficiente, prima di cominciare a correre bisogna preparare l’organismo con camminate e ginnastica. Quando si comincia a correre è necessario iniziare con tratti brevi e andatura blanda. Poi, di seduta in seduta, si potrà allungare la distanza percorsa e aumentare l’andatura. Un’altra avvertenza importante: prima di cominciare a correre è indispensabile e opportuno sottoporsi a visita medica”. Indicazioni di massima che possiamo riassumere in poche parole: per correre, soprattutto all’inizio, servono gradualità e costanza.
Gradualità. Ma chi comincia a correre cosa deve fare? Nelle prime sedute si possono alternare a cinque o sei tratti di corsa (per uno – due minuti) ad altrettanti di camminata (uno - due minuti). Poi, sempre con gradualità, si allunga la distanza percorsa correndo (6 - 8 – 12 minuti, per due – tre volte ) e si riducono i tratti al passo.
 Con tre sedute settimanali, nell’arco di due mesi  - due mesi e mezzo, si può arrivare a correre per una ventina di minuti consecutivi. L’andatura corretta è quella che si tiene riuscendo a parlare senza affanno con un eventuale compagno di corsa.
Lo scopo di questi brevi appunti è unicamente quello di incoraggiare chi in questo periodo ha iniziato a correre e di conseguenza a non smettere, nonostante il ritorno alla normale vita quotidiana. Se la pigrizia o qualsiasi altra scusa diventa un deterrente per non correre cercate, nelle associazioni, gruppi sportivi della vostra città o assieme ad un amico, gli stimoli necessari per continuare.

Brani tratti dal “Il Sole24ore” a cura di Gianluca Morassi.